Sergio Scaglietti

Nato a Modena nel 1920, già a 13 anni Sergio Scaglietti inizia a lavorare come garzone in una carrozzeria. Nel 1953, quando ripara e rimodella una Ferrari incidentata, viene notato da Enzo Ferrari, che decide di affi dargli l’incarico di carrozzare la nuova Ferrari 500 Mondial. Nascono così negli anni successivi le vetture che hanno fatto la storia della Casa di Maranello, tra i modelli più celebri: la 750 Monza, la 375 MM, la 250 SWB, la 250 Testa Rossa, la 250 GT/L, la 250 GTO e ancora 275 LM, 275 GTB, Dino 308 GT/4 e 365 GTB/4 Daytona.

Nel 2004 la Ferrari, in segno di riconoscenza, gli ha dedicato una coupée, la Ferrari 612 Scaglietti. Un onore straordinario, se pensiamo che Scaglietti è l’unica persona ad aver visto da vivo un’autovettura del Cavallino portare il suo nome.


Sergio Scaglietti ha sempre declinato le numerose richieste di operare al di fuori dell’ambito Ferrari. L’unica eccezione è rappresentata dall’elegantissima bottiglia appositamente ideata e firmata per Donelli Vini in segno di amicizia e stima nei confronti di Antonio Giacobazzi. Una sintesi straordinaria del rapporto di amicizia tra due Modenesi D.O.C. innamorati della loro città, della Ferrari e del buon vino, in particolare del Lambrusco.

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